L’anno scorso con il mio pancione (ancora pancino di quest’epoca) ho lasciato passare il carnevale e la pasqua senza realizzare dolci particolari a parte la torta pulcino che non mi aveva soddisfatto comunque al 100%
Allora domenica ho visto al supermercato un preparato per colombine e detto fatto è finito nel carrello (passeggino 😉 ) ieri sera le ho preparate:
1 busta di preparato
1 bustina di lievito di birra (inclusa)
2 uova
70 g di burro morbido
60 ml di acqua
Per la glassa:
70 g di zucchero al velo
1 albume
7-8 mandorle
granella di zucchero (inclusa)
I pirotti erano nella scatola! Ho infilato in planetaria il lievito di birra disciolto in acqua, aggiunto il preparato, le uova leggermente sbattute, il burro a tocchetti e impastato fino ad ottenere un composto ben sodo. Lasciato lievitare coperto per 1h30′.
Ho distribuito il tutto nei 4 stampini e lasciato lievitare per un’altra ora circa. Nel mentre ho montato l’albume con lo zucchero al velo fino a che risultasse abbastanza denso, ho spennellato le colombine e aggiunto le mandorle e la granella.
Ho cotto a 210°C per circa 25 minuti, dieci di più rispetto alle indicazioni. Prova stecchino 🙂
Non sono venute male:
ma sono sicura che quando assaggerò quelle che mi ha gentilmente inviato Flamigni, una classica e l’altra alle amarene, oltre a delle scaglie di torrone al pistacchio, avranno senz’altro un altro sapore!
Alle mie mancava l’alveolatura ma con un tempo così breve e veloce di preparazione e lievitazione non mi aspettavo quel tipo di risultato. Comunque hanno già preso il volo tutte e quattro! :-))
“All’origine dell’azienda c’è l’impegno dei tre fratelli Flamigni che, fin dal 1930 , aprirono il loro laboratorio nella piazza principale di Forlì, in piena Romagna. Produttori di pasticceria, devono il successo dell’azienda al loro torrone, la cui ricetta non è mai stata abbandonata.
Tutte le lavorazioni, da oltre sessant’anni, vengono svolte in maniera assolutamente artigianale, partendo dalla ricerca delle materie prime più selezionate, proseguendo con l’uso costante delle ricette tradizionali, per finire con un controllo meticoloso di tutta la produzione.
L’elevata qualità e l’eccezionale bontà dei panettoni Flamigni nascondono un segreto tramandato e perfezionato nel corso di tre generazioni:
il processo di lievitazione naturale.
Infatti un lievito madre che da 75 anni viene ogni giorno rinnovato artigianalmente e gelosamente custodito, costituisce la base da cui parte la nostra produzione giornaliera.
Dal primo impasto in cui il lievito viene accuratamente miscelato con farina, burro, zucchero e tuorli d’uovo, saranno necessari due interi giorni in cui si susseguiranno fasi di lavorazione e lunghi tempi di riposo per ottenere il prodotto finito.
Inoltre una scrupolosa scelta di ingredienti naturali e di primissima qualità, il controllo costante dei valori di temperatura ed umidità, il lento passaggio finale in forno ed il raffreddamento in posizione capovolta, contribuiscono ad ottenere una sofficità senza confronti.
Questo è il motivo per cui il panettone Flamigni viene oggi selezionato dai migliori e più esclusivi negozi in Italia ed in 35 paesi nel mondo.”
Sabato e domenica sarò al corso di cake design.. chissà che combino ma soprattutto chissà che combineranno a casa l’assaggiatore e zolletta, è la prima volta che la lascio per così tante ore..
Ci vediamo lunedì con i racconti vari! Casa e corso 🙂
Felice week end, domani ho un appuntamento importante, fatemi un in bocca al lupo. In un modo o nell’altro cambierà la mia vita..