Con questa ricetta partecipo al contest di Burro & Miele, Fare merenda mi piace da matti!
* Stampo savarin quadrato Pavonidea
Buon we a tutti!
Food e Travel blog
Con questa ricetta partecipo al contest di Burro & Miele, Fare merenda mi piace da matti!
* Stampo savarin quadrato Pavonidea
Buon we a tutti!
Dopo tutto lo zucchero dell’ultimo post non potevo assolutamente pubblicare un altro dolce!
La ricetta per la pasta della pizza è la stessa che trovate qui mentre cambia il procedimento di cottura e farcitura della prima.
PREMESSA: Il mio forno, marca w*****ol ha un programma specifico che si chiama pane/pizza, la cottura è a 250°C e parte un timer che calcola 12 minuti a scalare.
PIZZA CRUDO&RUCOLA
pasta per pizza
conserva di pomodoro
1 cucchiaio di misto per soffritto (sedano, cipolla,carota)
mozzarella per pizza
olio evo
prosciutto crudo
rucola
basilico in foglia
fiore di sale
In un pentolino ho soffritto le verdurine con un cucchiaio di olio evo, ho aggiunto un bicchiere circa di passata di pomodoro, due foglie di basilico e un pizzico di fiore di sale, ho cotto per alcuni minuti aggiungendo qualche cucchiaio di acqua (all’occorrenza).
Ho cotto l’impasto in due tempi, i primi 8 minuti ho cotto la sola pasta, poi ho tolto velocemente dal forno, aggiunto la salsa di pomodoro e la mozzarella a cubetti, ho infornato per altri 4 minuti e una volta sfornata e disposta sul tagliere ho aggiunto le fette di crudo e la rucola fresca ben lavata e asciugata.
PIZZA AL SALAME
pasta della pizza
mozzarella
passata di pomodoro
salame al tartufo bianco d’Alba
Per questa pizza ho seguito il procedimento classico, ho farcito il mio disco e cotto per 12 minuti
La fetta non c’è mai tempo di fotografarla!
Buona continuazione di settimana, baci
Ieri mi sono dedicata alla realizzazione di questa torta.. ho voluto provare la sponge cake invece del classico pds. La farcia è crema pasticcera, ho ricoperto il tutto con la ganache al cioccolato bianco e via di pasta di zucchero, ho utilizzato quella già colorata*, ho da poco fatto un ordine in Usa per coloranti e accessori vari ma ancora non è arrivato nulla. Anche con le spese di spedizione mi è convenuto!
E’ molto semplice ma con zolletta che non ne voleva sapere di giocare sul suo tappeto e l’assaggiatore che non c’era ho abbandonato l’idea di fare un pacchetto regalo per questa versione semplicissima con delle stelline.
Questa torta la dedico a papà e all’assaggiatore che quest’anno festeggerà per la prima volta questa festa!
Auguri dalla vostra Zucchero e dalla piccola Zolletta!
Con questa ricetta partecipo al contest di Stefy: un dolce per i nostri papà
Eccomi con un’altra ricetta che avevo in archivio, ho fatto questa torta pochi giorni prima di partorire, mi ricordo che pioveva e c’era freschino fuori (metà luglio, lo scorso anno il caldo mi ha un po’ graziato per fortuna) e la sera mamma ci aspettava per cena, io ormai non cucinavo più a parte qualche dolce che comunque poi non mi andava di mangiare..
Cerca e ricerca su internet una ricetta che contenesse la marmellata ma che non fosse una crostata ho trovato la ricetta di Renza che, tanto per cambiare, ho personalizzato un pochino! Questa la mia versione:
4 uova
100 gr di zucchero
10 gr: di olio di mais
300 gr: di farina
340 gr. di confettura di fragole* (1 vasetto)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 bicchierino di rum
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
1/2 tavoletta di cioccolato bianco per profilare i petali
Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina alternando con gli ingredienti liquidi (olio, liquore e vaniglia) e la marmellata, aggiungere il pizzico di sale ed il lievito. Regolare con un goccio di latte se l’impasto è poco morbido, io ho messo molta marmellata quindi non mi è servito. Senza latte poi è un dolce adatto agli intolleranti al lattosio non essendoci neanche il burro.
Cuocere a 170°C per circa 30 minuti, io ho utilizzato uno stampo in silicone che non andrebbe imburrato ma vista la scarsa presenza di grassi nell’impasto e la forma dello stampo ho preferito ungere con un filo di olio.
Prova stecchino per la cottura.
Quando la torta è ben fredda decorare con il cioccolato bianco sciolto aiutandosi con un cartoccino di carta forno o con l’apposita pompetta.
Anche questa una delle tante ricette che mi era rimasta da pubblicare.. ce la farò prima o poi? 🙂 Finalmente un primo piatto dopo tutti i dolci dell’ultimo periodo! Anche se, qualcuno potrà obiettare, c’è il cioccolato come ingrediente della pasta!
Ingredienti per 3 persone:
250 g di pasta artigianale al cioccolato
olio evo
2-3 foglie di alloro
160 g di pancetta affumicata
misto per soffritto (carota, cipolla,sedano)
sale e pepe
Soffriggere carota, sedano e cipolla in un filo di olio evo, aggiungere la pancetta affumicata e le foglie di alloro. Far rosolare per 1-2 minuti.
Far bollire la pasta in abbondante acqua salata, scolare e saltare con il sughetto di pancetta. Assaggiare, regolare con sale e pepe (la pancetta potrebbe già essere sufficientemente saporita).
Ora ci tengo particolarmente a parlarvi di questa campagna a cui mi è stato proposto di partecipare. Come sapete da poco più di 7 mesi sono mamma, la mamma di zolletta e durante tutta la mia gravidanza non ho assaggiato un sorso di vino e alcol. Foodblogger e e buongustaia ho sempre apprezzato quel mezzo bicchiere di buon vino abbinato ad un piatto particolare, un flute di spumante per brindare o un sorso di birra (dell’assaggiatore) con la pizza ma quando, quel giorno, ho scoperto di essere incinta non ho più assaggiato nulla. Non bevo tuttora che sto allattando zolletta.
· Se stai pianificando una gravidanza astieniti dal bere alcol
Vi invito a visitare il sito www.beviresponsabile.it
E’ innegabile che sono di corsa in questo periodo.. molti impegni, zolletta cresce e dorme poco.., l’assaggiatore spesso fuori e l’imminente rientro a lavoro..
In settimana sono venuti a trovarci degli amici e avrei voluto fare la torta al limone con la meringa, gli albumi erano lì pronti ad aspettarmi ma quello che mi è mancato è stato il tempo quindi ho optato per questi brownie cioccolatosi, pratici e veloci ma soprattutto di facile realizzazione con l’aiuto di ken e l’ausilio di un solo braccio.. nell’altro c’era la pupetta in braccio!
Ho utilizzato il preparato tortino al coccolato-brownie senza glutine pedon di cui mi avevano omaggiato alla cena della lenticchia ed ho aggiunto
2 uova
150 g di burro morbido
200 ml di acqua
Cotto per 20 minuti a 180°C forno statico in teglia rettangolare 18×22 cm. Ho aspettato si raffreddassero e tagliato a cubotti, li ho serviti con una spruzzatina di zucchero al velo su questa graziosa alzatina in vetro acquistabile da Vega, leader nel settore delle forniture alberghiere ed hotellerie. Questi sono alcuni articoli trovabili nel loro shop on line, qui vedete una tovaglia color kiwi in misto lino linea Sana e i piatti della linea Oslo:
“Con 35 000 articoli, accessibili con un click, acquista online le forniture alberghiere e fai di VEGA la tua prima fonte d’ispirazione per rinnovare l’ambiente del tuo locale, classico, moderno o tradizionale che sia. Afferma il tuo stile, scegliendo gli articoli che ti piacciono e seguendo il tuo istinto”
Buona settimana!
Non potevo aspettare ancora.. non resistevo dal mostrarvi le torte che ho realizzato sabato e domenica al corso di cake design con la bravissima Nana organizzato da Silovoglioevents che si è svolto a Milano al teatro7.
Sono state due giornate intensissime e piene di emozione. Io che poche volte mi ero dilettata con la pdz in un primo momento mi sono chiesta cosa sarei riuscita a fare vedendo le fotografie delle magnifiche torte da riprodurre..
Sabato mattina sono stata la prima ad arrivare ed ho incontrato subito Nana e Federica di silovoglioevents che già ci aspettava con un bel caffè, le postazioni erano pronte e ho scattato subito qualche foto:
Dapprima abbiamo ricoperto le torte ed il vassoio per dedicarci poi ai dettagli, la realizzazione dei fiori e dei pizzi della torta, la colorazione della pasta, le spille, il decoro del fiore, l’assemblaggio..
Meno male che Federica ci ha preparato caffè e spuntini oltre che il pranzo.
La concentrazione per me è stata altissima, mi è piaciuto davvero molto e che dire di Nana? Vederla all’opera è stato stupendo, quando toccava lei qualcosa tutto prendeva una forma perfetta!
Non poteva mancare la foto di gruppo!
Quando a casa hanno visto la torta ci sono rimasti un po’ male.. non la potavano mangiare!!
Il secondo giorno il corso era di livello avanzato, ho capito subito il perchè.. la realizzazione della rosa centrale, alcune corsiste erano con me già sabato altre invece hanno frequentato solo il secondo modulo. La prima cosa a cui ci siamo dedicate è stata la realizzazione delle rose, la più grande è stata anche la più complessa, la preparazione dei petali e l’assemblaggio finale del fiore che è avvenuto diverse ore dopo mi hanno fatto vivere momenti difficili.. eh eh.. ma mi sono segnata tutto così da riprovare a casa!
Dopo i fiori siamo passate alla decorazione della prima base, la torta era a tre piani e la base era tutta drappeggiata come un abito
Anche domenica mi è piaciuto molto mettermi in gioco. Ho ottenuto dei risultati che non pensavo proprio!
Eccoci qui con le nostre torte, le colorazioni sono tutte diverse visto che ognuna ha colorato la propria pasta, guardate come sono belle!
E’ stata un’esperienza incredibile che spero di poter ripetere presto, Nana è un’insegnante fantastica ed il team di Silovoglio altrettanto, perfetta organizzazione e corso spettacolare! Alla fine della giornata ci hanno anche consegnato gli attestati di partecipazione!
Mi sento un po’ cake designer anch’io :-)))))))
Anche l’assaggiatore e zolletta se la sono cavata abbastanza bene senza di me, la mia piccola mi mancava ma vederci dopo una giornata è stato fantastico per entrambe!
L’anno scorso con il mio pancione (ancora pancino di quest’epoca) ho lasciato passare il carnevale e la pasqua senza realizzare dolci particolari a parte la torta pulcino che non mi aveva soddisfatto comunque al 100%
Allora domenica ho visto al supermercato un preparato per colombine e detto fatto è finito nel carrello (passeggino 😉 ) ieri sera le ho preparate:
1 busta di preparato
1 bustina di lievito di birra (inclusa)
2 uova
70 g di burro morbido
60 ml di acqua
Per la glassa:
70 g di zucchero al velo
1 albume
7-8 mandorle
granella di zucchero (inclusa)
I pirotti erano nella scatola! Ho infilato in planetaria il lievito di birra disciolto in acqua, aggiunto il preparato, le uova leggermente sbattute, il burro a tocchetti e impastato fino ad ottenere un composto ben sodo. Lasciato lievitare coperto per 1h30′.
Ho distribuito il tutto nei 4 stampini e lasciato lievitare per un’altra ora circa. Nel mentre ho montato l’albume con lo zucchero al velo fino a che risultasse abbastanza denso, ho spennellato le colombine e aggiunto le mandorle e la granella.
Ho cotto a 210°C per circa 25 minuti, dieci di più rispetto alle indicazioni. Prova stecchino 🙂
Non sono venute male:
ma sono sicura che quando assaggerò quelle che mi ha gentilmente inviato Flamigni, una classica e l’altra alle amarene, oltre a delle scaglie di torrone al pistacchio, avranno senz’altro un altro sapore!
Alle mie mancava l’alveolatura ma con un tempo così breve e veloce di preparazione e lievitazione non mi aspettavo quel tipo di risultato. Comunque hanno già preso il volo tutte e quattro! :-))
“All’origine dell’azienda c’è l’impegno dei tre fratelli Flamigni che, fin dal 1930 , aprirono il loro laboratorio nella piazza principale di Forlì, in piena Romagna. Produttori di pasticceria, devono il successo dell’azienda al loro torrone, la cui ricetta non è mai stata abbandonata.
Tutte le lavorazioni, da oltre sessant’anni, vengono svolte in maniera assolutamente artigianale, partendo dalla ricerca delle materie prime più selezionate, proseguendo con l’uso costante delle ricette tradizionali, per finire con un controllo meticoloso di tutta la produzione.
L’elevata qualità e l’eccezionale bontà dei panettoni Flamigni nascondono un segreto tramandato e perfezionato nel corso di tre generazioni:
il processo di lievitazione naturale.
Infatti un lievito madre che da 75 anni viene ogni giorno rinnovato artigianalmente e gelosamente custodito, costituisce la base da cui parte la nostra produzione giornaliera.
Dal primo impasto in cui il lievito viene accuratamente miscelato con farina, burro, zucchero e tuorli d’uovo, saranno necessari due interi giorni in cui si susseguiranno fasi di lavorazione e lunghi tempi di riposo per ottenere il prodotto finito.
Inoltre una scrupolosa scelta di ingredienti naturali e di primissima qualità, il controllo costante dei valori di temperatura ed umidità, il lento passaggio finale in forno ed il raffreddamento in posizione capovolta, contribuiscono ad ottenere una sofficità senza confronti.
Questo è il motivo per cui il panettone Flamigni viene oggi selezionato dai migliori e più esclusivi negozi in Italia ed in 35 paesi nel mondo.”
Sabato e domenica sarò al corso di cake design.. chissà che combino ma soprattutto chissà che combineranno a casa l’assaggiatore e zolletta, è la prima volta che la lascio per così tante ore..
Ci vediamo lunedì con i racconti vari! Casa e corso 🙂
Felice week end, domani ho un appuntamento importante, fatemi un in bocca al lupo. In un modo o nell’altro cambierà la mia vita..
L’idea mi frullava in testa da un po’, il pane con la farina di riso. Ho cercato un po’ su libri e in rete e la ricetta che più mi ha convinto l’ho trovata qui ma come sempre ho fatto le mie modifiche 🙂
200 gr di farina di riso molino rossetto
200 gr di farina di forza molino rossetto
7 gr di lievito di birra secco (1 bustina)
150 gr acqua tiepida
150 gr latte tiepido
un cucchiaino di miele d’acacia (5 ml)
due cucchiaini di fiore di sale (10 g)
due cucchiai di olio evo (30 ml) + 1 cucchiaino per spennellare
semi di papavero per guarnire
Ho inserito tutti gli ingredienti nella planetaria e lasciato impastare fino a che l’impasto era ben sodo, ho lasciato lievitare per circa un’ora e mezza, ho formato dei filoncini di circa 10-15 cm e li ho annodati. ho spennellato con acqua miscelata ad un cucchiaino di olio e cosparso coi semini di papavero.
Ho fatto lievitare per un’altra ora circa e cotto in forno caldo ventilato a 180°C per circa 12-15 minuti. All’interno del forno ho lasciato un recipiente con dell’acqua per evitare che l’interno dei panini si seccasse. In superficie non si sono scuriti i panini ma l’interno era cotto così li ho tolti dopo una decina di minuti. Ero certa della cottura perchè ne ho assaggiato uno al volo 😀
Un suggerimento di consumo: pane e salame :-))))